Pagelle Tour of the Alps 2018: Pinot, Pozzovivo e Lopez già in forma Giro – delude Meintjes
Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), 10: Il francese manda un segnale importante in vista del Giro. Al suo fianco ha una squadra molto forte che lo supporta nel migliore dei modi e quando non ci sono più i compagni di squadra il portacolori della Groupama – FDJ risponde presente, muovendosi spesso in prima persona senza esitare. Gli manca solo la vittoria di tappa, ma si può accontentare con la vittoria della classifica generale e una gran bella impressione.
Miguel Angel Lopez (Astana), 9: Il colombiano si avvicina al Giro d’Italia nel migliore dei modi. Dopo una prima tappa leggermente sottotono, il portacolori della Astana si rilancia nel migliore dei modi vincendo la frazione successiva. In salita è sempre uno dei migliori e alla fine chiude la corsa al terzo posto in classifica generale, con lo stesso tempo del secondo. Peccato per i secondi persi nella frazione di mercoledì, quando non riesce a rientrare sui miglori in discesa.
Domenico Pozzovivo (Bahrain – Merida), 9: Il lucano conferma il suo grande feeling con il Tour of the Alps. In salita solo Lopez e Pinot sono sul suo livello e il secondo posto in classifica generale dà grande morale in vista del Giro, nel quale sarà indubbiamente uno dei grandi protagonisti quando la strada sale.
Giulio Ciccone (Bardiani – CSF), 8: Il portacolori della Bardiani – CSF voleva far bene in classifica nelle brevi corse a tappe e la prestazione al Tour of the Alps è un segnale importante a riguardo. Lotta sempre con i migliori e alla fine porta a casa un buon nono posto, risultando il miglior corridore di una squadra Professional. Peccato per i secondi di troppo persi nella terza tappa, altrimenti il risultato sarebbe stato nettamente migliore.
Kenny Elissonde (Sky), 8: Tour of the Alps impressionante per il corridore francese. Quando si porta in testa al gruppo a fare l’andatura sono pochi i corridori a riuscire a seguire il suo ritmo, con lo stesso Froome che spesso sembra esser sul punto di cedere. Se riuscirà a mantenere questa forma anche al Giro d’Italia sarà un gregario fondamentale per il suo capitano per cercare di conquistare la maglia rosa.
Ben O’Connor (Dimension Data), 8: Il neoprofessionista australiano continua a brillare. Dopo la Top10 sfiorata alla Volta a Catalunya il portacolori della Dimension Data è uno dei grandi protagonisti del Tour of the Alps, del quale vince una splendida tappa e chiude la classifica finale in settima posizione. In questo avvio di stagione travagliato per la sua squadra, fra infortuni e corridori che stanno deludendo, O’Connor è sicuramente una delle poche note positive.
Mark Padun (Bahrain – Merida), 8: Dopo l’ottimo Giro dei Paesi Baschi il corridore ucraino sorprende ancora una volta. È sempre al fianco di Pozzovivo in salita e quando ha la chance di giocarsi le sue carte non delude, vincendo l’ultima frazione con una bella sparata, chiudendo inoltre la corsa al dodicesimo posto in classifica generale. Sicuramente sentiremo parlare di lui molto frequentemente, anche nel futuro prossimo.
Ivan Sosa (Androni – Sidermec), 7.5: Nuovo giovane talento alla corte di Savio che parlava molto bene del colombiano già l’anno scorso. Nelle prime due tappe di questo Tour of the Alps conferma tutte le sue qualità, balzando al comando della classifica generale. Una brutta caduta nel finale della terza lo fa uscire di classifica, ma la sua prestazione rimane comunque molto positiva.
George Bennett (Lotto NL – Jumbo), 7: Altra prova molto positiva per il neozelandese che chiude la corsa al quinto posto. Prova anche a centrare un successo di tappa, ma sia nella quarta che nella quinta frazione si muove troppo tardi, non riuscendosi a riportare rispettivamente su Sanchez e Padun.
Luis Leon Sanchez (Astana), 7: Il percorso del Tour of the Alps sembrava forse un po’ troppo duro per il corridore murciano. Tappa dopo tappa però il corridore della Astana sorprende tutti, arrivando regolarmente con i migliori. Prova a mettere nel mirino la terza tappa, ma si fa sorprende nel momento clou. Si rilancia nel migliore dei modi 24 ore dopo, quando centra il suo secondo successo stagionale. Alla fine brilla anche in classifica generale, dove si piazza all’ottavo posto.
Simone Petilli (UAE Team Emirates), 7: Il portacolori della UAE Team Emirates era al rientro dopo il brutto infortunio del Lombardia. In una corsa difficile come il Tour of the Alps si comporta molto bene, provando anche qualche attacco in salita.
Pello Bilbao (Astana), 6.5: Il basco inizia nel migliore dei modi la corsa, imponendosi nella prima frazione. Nelle tappe successive si sacrifica per Lopez, anche se nella quarta tappa risponde presente quando Aru attacca sul GPM.
Nicola Conci (Italia), 6.5: Il corridore trentino è alle prime corse fra i professionisti, ma in questa settimana dimostra tutte le sue qualità in salita. In particolar modo nella quarta frazione si rende protagonista di una bella fuga da lontano, staccando poi tutti i suoi avversari sul GPM conclusivo. Una volta ripreso da Aru e Bilbao riesce a seguire il loro ritmo e alla fine arriva con il gruppo dei migliori sul traguardo di Lienz, cogliendo un buon settimo posto di tappa.
Chris Froome (Sky), 6.5: Test molto importante per il britannico in ottica Giro d’Italia. In salita sembra ancora soffrire un po’ troppo, non riuscendo a seguire immediatamente gli attacchi dei suoi avversari. Grazie anche ai compagni di squadra però riesce poi spesso e volentieri a rientrare. Quando la squadra non riesce a portare a termine il lavoro di rientro ci pensa il keniano bianco in prima persona, come avvenuto nella terza frazione, quando si riporta sui migliori con una splendida azione in discesa. Alla fine chiude la corsa al quarto posto e manda soprattutto segnali importanti in vista del Giro considerando che arrivava a questa corsa dopo un mese senza correre.
Jan Hirt e Andrey Zeits (Astana), 6.5: I due si vedono poco, ma corrono un Tour of the Alps molto positivo. Entrambi sono infatti spesso e volentieri con il gruppo dei migliori nelle fasi decisive della corsa, aiutando sempre Miguel Angel Lopez nel miglior modo possibile. Alla fine chiudono la corsa rispettivamente al decimo e all’undicesimo posto, confermando la grande forza della formazione kazaka.
Oscar Rodriguez (Euskadi – Murias), 6.5: Il giovane talento spagnolo è al suo debutto in una corsa HC. Il portacolori della Euskadi – Murias risponde presente, mettendosi in mostra con alcuni bei tentativi da lontano che gli permettono di vincere la maglia di miglior scalatore.
Fabio Aru (UAE Team Emirates), 5.5: Il corridore sardo, così come altri corridori, era arrivato al Tour of the Alps dopo un lungo periodo in ritiro e il suo obiettivo era quello di mettere chilometri e ritmo di gara sulle gambe. Soffre un po’ troppo quando la corsa si infiamma in salita e, soprattutto nell’ultima tappa, perde qualche secondo di troppo, scivolando al sesto posto in classifica. Nella penultima frazione manda comunque i primi segnali attaccando sul GPM finale, senza però poi riuscire a portare a termine la sua azione visto che il gruppo reagisce subito. Aru è comunque molto ottimista in vista del Giro, ma gli avversari al momento corrono molto forte e da qui alla partenza della Corsa Rosa mancano solo due settimane.
Amaro Antunes (CCC Sprandi Polkowice), 5: L’anno scorso il portoghese si era comportato molto bene nel calendario nazionale e c’era curiosità per vederlo all’opera quest’anno contro i migliori corridori al mondo. Per ora i risultati sono da dimenticare con Antunes che anche questa settimana non si è mai visto.
Felix Grossschartner (Bora – Hansgrohe), 5: L’austriaco aveva una chance importante in questo Tour of the Alps. Il portacolori della Bora – Hansgrohe aveva infatti la possibilità di correre come capitano e confermare quanto di buono fatto alla Parigi – Nizza, corsa chiusa al decimo posto. Fin dalla prima tappa però esce di classifica e alla fine non si fa praticamente mai notare in corsa.
Rodolfo Torres (Androni – Sidermec), 5: Il portacolori della Androni – Sidermec è stato condizionato in questo avvio di stagione da alcuni piccoli problemi fisici. Anche in questo Tour of the Alps non sembra al massimo tanto che non si vede praticamente mai.
Louis Meintjes (Dimension Data), 4: Passano le corse, ma il sudafricano continua a deludere notevolmente. Anche questa settimana perde sempre contatto dal gruppo dei migliori, nonostante il percorso sembra adattarsi molto bene alle sue caratteristiche. Uscito di classifica, prova a mettersi in mostra con qualche fuga da lontanp, senza però riuscire a lasciare il segno. Il Giro d’Italia è dietro l’angolo e il portacolori della Dimension Data sembra un lontano parente di quello che l’anno scorso chiuse il Tour de France per la seconda volta in carriera nella Top10.
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